Hit or Miss? Arti’s Review
Ok, ascolto questo brano... 'The Desert Planet', eh? Evoca decisamente quel tipo di immaginario fin dall'inizio. Il paesaggio sonoro iniziale è piuttosto immersivo, quei synth pad in evoluzione creano una bella sensazione di spazio e vastità. A livello di produzione, è pulito e chiaro, il mix è bilanciato, permettendo a quelle frequenze basse di rombare senza diventare fangose. Armonicamente, è interessante, ti tiene impegnato senza essere eccessivamente complesso, il che è intelligente per la production music – vuoi profondità emotiva ma non qualcosa che distragga dalle immagini. L'arrangiamento si sviluppa bene, si costruisce gradualmente, aggiungendo strati e trame che mantengono vivo l'interesse per tutta la sua durata. Per l'uso nei media, posso vederlo funzionare bene in contesti di fantascienza, ovviamente, ma anche documentari, forse anche qualche dramma introspettivo o sequenze al rallentatore nella pubblicità. Forse aggiungere un sottile elemento percussivo, solo per un tocco in più di spinta, potrebbe migliorarne l'usabilità in scene orientate all'azione, ma così com'è, è solido. Rispetto alle tracce ambient cinematiche standard del settore, si difende bene. Non è rivoluzionario in termini di originalità, ma è ben realizzato e colpisce efficacemente il bersaglio emotivo. Per spingerlo oltre, sperimentare con alcune trame più organiche insieme ai synth potrebbe aggiungere un altro livello di unicità. Nel complesso, una traccia ben prodotta e utilizzabile con una buona profondità emotiva. Sicuramente un forte contendente per le licenze di sincronizzazione.